Verres di Teresa Zavattaro teresazavattaro

Unité des Communes Évançon Verrès

dove il Carnevale storico prende vita

Situato all’imbocco della Val d’Ayas a 39 km da Aosta, il comune di Verrès sorge ad un’altitudine di 390 m s.l.m sulle rive del torrente Evançon e, con il suo territorio vasto poco più di 8 km, conta circa 2.700 abitanti.

La magia di Verrès è nascosta tra le vie e le abitazioni del suo borgo, il nucleo storico, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Esso è contornato dalle stupende montagne del Mont Saint-Gilles, Mont Carogne e del parco naturale del Monte Avic ed è sormontato dal suo omonimo castello.

Esso, oltre a testimoniare la storia di questa località, fa anche da sontuoso palcoscenico al carnevale storico, un importante momento di festa e unione per i cittadini che entusiasti cantano e ballano rievocando le tradizioni come la danza in piazza della contessa Caterina Challant.

Verrès La Storia

Sulla nascita di Verrès è difficile stabilire una data precisa, sappiamo che è stata fondata prima dell'insediamento dei romani.

In ogni caso sappiamo che Il toponimo Verrès deriva dal latino  Vitricium. Una piccola curiosità sulla pronuncia del nome di questo comune: È stato per molto  diffuso  un uso scorretto presso i non-valdostani a causa  della grafia e della pronuncia del toponimo diffuso in epoca fascista "Castel Verres". La sola pronuncia corretta di questo toponimo è "Verrès", proprio come anche un italofono lo leggerebbe, con l'accento sulla seconda "e", ma con una sola "r" pronunciata, secondo le regole di fonetica della lingua francese e del patois valdostano

È interessante sapere che da Verrès, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.

Nel XIII secolo, il  territorio diventa un feudo dei signori De Verrecio, per essere ceduto in seguito a Ibleto di Challant alla metà del secolo successivo.  È stato proprio Ibleto a ordinare la costruzione del castello di Verrès.

Esattamente In questo maniero-residenza, ogni anno avviene la celebrazione del carnevale storico , che ricorda le vicende di Caterina di Challant e di Pierre Sarriod d'Introd.

Cosa fare a Verrès

Cosa fare a Verrès

Verrès e i suoi dintorni ospitano numerose attività a contatto con la natura, visite storico-culturali e feste tradizionali adatte a grandi e piccini.

La scoperta della cittadina non può non iniziare con la visita al castello, un cubo perfetto risalente al XIV secolo, collocato come baluardo della vallata conosciuta ancora oggi con il nome della nobile famiglia degli Challant.

Scendendo poi nel borgo si incontrano la cappella di San Rocco del 1691, la piazza centrale Emile Chanoux e la collegiata di Saint Gilles, senza dubbio il monumento più importante di Verrès, dopo il suo castello.

Fondata dal marchese Adalberto d’Ivrea intorno agli inizi dell’XI secolo, il complesso comprende il monastero e la chiesa parrocchiale.

Continuando sotto il paese si può raggiungere les Murasses, ovvero l’antica scuderia dei conti di Challant, oggi sede della Comunità Montana Evançon e della biblioteca comprensoriale. Un’ultima visita che ti consigliamo è l’Arboretum La Borna du Laou, un bel giardino botanico che ospita diverse specie al suo interno caratteristiche di questo luogo.

Dal suggestivo borgo puoi notare alzando gli occhi la Croce di Saint-Gilles, posta su di un poggio roccioso molto panoramico che ti consigliamo di raggiungere a piedi per ammirare il borgo anche dall’alto.

FESTE E TRADIZIONI

A Verrès non mancano le feste di paese e le tradizioni locali. Ricordiamo:

Il mercatino dell’occasione e dello scambio: diventato ormai un appuntamento fisso e apprezzato da tutti gli amanti dell’usato, viene organizzato tutte le prime domeniche dei mesi da maggio a settembre.
La festa di Sant’Agostino e di San Rocco: si svolgono a fine agosto, in occasione della celebrazione di Sant’Agostino e di San Rocco il 16 agosto. Nei quartieri si festeggia a base di gustosi piatti della tradizione!
La Festa della Zucca… dall’orto alla tavola è l’appuntamento che a fine settembre vuole valorizzare questo frutto che viene coltivato negli orti del paese: un mercatino, degustazioni a tema, animazioni varie ed un premio per le migliori zucche esposte
Il più atteso e sentito è senza dubbio Il Carnevale storico, che si svolge tutti gli anni tra il sabato ed il martedì grasso: quattro giorni di rievocazione storica, cene e balli al castello e sfilate al centro del paese.
Ma com’è nato il famoso Carnevale di Verrès?

Il rituale dei festeggiamenti si rifà al giorno della santissima Trinità del 1450 quando Caterina di Challant, figlia del conte Francesco, signora di Verrès, insieme al marito Pierre d’Introd, scese in piazza e al suono del piffero e del tamburo intrecciò le danze con gli abitanti del paese.  L’entusiasmo è al massimo, un solo grido echeggia: “Vive Introd et Madame de Challant”.

Questo gesto viene ricordato e tramandato nei secoli nel ricordo e nel folklore del popolo che decise di rievocarlo nel periodo di Carnevale. Per tenere stretto il legame tra passato-presente, tradizione-modernità dal sabato di Carnevale al mercoledì, Caterina di Challant accompagnata dal consorte Pierre d’Introd, scende ancora in piazza Chanoux per incontrare il popolo tra grida, fiaccole, sfilate, danze e musica.

Ogni giorno è colorato da diverse tradizioni e protagonisti fino a concludersi nel martedì grasso, durante il quale viene distribuita la polenta, saucisses, fisous et vin clair de notre, in piazza René de Challant. Si snoda poi per le vie del borgo una sfilata di gruppi folkloristici e mascherati, carri allegorici, bande musicali per poi concludersi con la chiusura al Castello e la serata con ballo in maschera.

Verrès May 20, 2024

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