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Brusson La miniera d’oro di Chamousira

La miniera d’oro di Chamousira
La miniera d’oro di Chamousira è un importante sito minerario aurifero della Valle d’Aosta, situato nel comune di Brusson e che è stato recuperato solo di recente.

Si tratta di una delle miniere più famose per quanto concerne il discorso dell’oro nelle Alpi Occidentali. Si trovano in posizione panoramica sulla Val d’Ayas e consentono la scoperta del suggestivo mondo sotterraneo dell’antica miniera d’oro di Brusson.

 

L’importanza della miniera d’oro di Chamousira

La miniera d’oro di Chamousira è estremamente preziosa per l’economia industriale della Valle, in quanto da qui si estrae prevalentemente oro allo “stato nativo”, ovvero da solo, senza che debba essere separato da altri minerali.

Attorno al Monte Rosa esiste invece una sorta di fascia dove si trova più frequentemente l’oro. Ma qui, oltre all’oro allo stato nativo, esiste anche oro mischiato ad altri minerali.

È proprio questa la grande differenza tra la miniera di Chamousira e la fascia di estrazione del Monte Rosa: le miniere di Brusson sono ricche di oro allo stato puro.

 

 

La miniera d’oro di Chamousira La Storia

La Storia della miniera d’oro di Chamousira

La miniera di Chamousira venne scoperta solo intorno al 1899. Una Società svizzera cominciò a fare delle ricerche abbinate a quelle che stava già facendo nella zona di Challand-Saint-Anselme e si accorse che i filoni delle miniere di Chamousira erano estremamente ricchi.

Gli scavi cominciarono nei primissimi anni del Novecento e nel 1902 le miniere passarono alla Società inglese “The Evançon Gold Mining Company Limited”, che seppe sfruttare maggiormente la miniera.

Lo sfruttamento da parte degli inglesi si protrasse dal 1902 fino al 1907-1908. Poi, una serie di vicissitudini fecero abbandonare i lavori.

Nel 1937 iniziò poi una seconda parentesi di sfruttamento della miniera da parte del Commendator Rivetti di Torino che riuscì ad estrarre poche decine di filoni d'oro.

La miniera d’oro di Chamousira oggi

Grazie ai numerosi interventi di recupero, è oggi possibile visitare le miniere d’oro di Chamousira accompagnati dalle guide specializzate e il percorso sotterraneo, se effettuato in sicurezza, è davvero suggestivo.

I siti minerari dismessi sono infatti luoghi molto pericolosi. Pertanto, è possibile esplorare internamente le miniere solo entro un certo limite. È vietato invece introdursi nelle gallerie vere e proprie.

La miniera d’oro di Chamousira è un importante sito minerario aurifero della Valle d’Aosta, situato nel comune di Brusson e che è stato recuperato solo di recente.

Si tratta di una delle miniere più famose per quanto concerne il discorso dell’oro nelle Alpi Occidentali. Si trovano in posizione panoramica sulla Val d’Ayas e consentono la scoperta del suggestivo mondo sotterraneo dell’antica miniera d’oro di Brusson.

L’importanza della miniera d’oro di Chamousira

La miniera d’oro di Chamousira è estremamente preziosa per l’economia industriale della Valle, in quanto da qui si estrae prevalentemente oro allo “stato nativo”, ovvero da solo, senza che debba essere separato da altri minerali.

Attorno al Monte Rosa esiste invece una sorta di fascia dove si trova più frequentemente l’oro. Ma qui, oltre all’oro allo stato nativo, esiste anche oro mischiato ad altri minerali.

È proprio questa la grande differenza tra la miniera di Chamousira e la fascia di estrazione del Monte Rosa: le miniere di Brusson sono ricche di oro allo stato puro.

La Storia della miniera d’oro di Chamousira

La miniera di Chamousira venne scoperta solo intorno al 1899. Una Società svizzera cominciò a fare delle ricerche abbinate a quelle che stava già facendo nella zona di Challand-Saint-Anselme e si accorse che i filoni delle miniere di Chamousira erano estremamente ricchi. 

Gli scavi cominciarono nei primissimi anni del Novecento e nel 1902 le miniere passarono alla Società inglese “The Evançon Gold Mining Company Limited”, che seppe sfruttare maggiormente la miniera.

Lo sfruttamento da parte degli inglesi si protrasse dal 1902 fino al 1907-1908. Poi, una serie di vicissitudini fecero abbandonare i lavori.

Nel 1937 iniziò poi una seconda parentesi di sfruttamento della miniera da parte del Commendator Rivetti di Torino che riuscì ad estrarre poche decine di filoni d’oro.

 

La miniera d’oro di Chamousira oggi

Grazie ai numerosi interventi di recupero, è oggi possibile visitare le miniere d’oro di Chamousira accompagnati dalle guide specializzate e il percorso sotterraneo, se effettuato in sicurezza, è davvero suggestivo.

I siti minerari dismessi sono infatti luoghi molto pericolosi. Pertanto, è possibile esplorare internamente le miniere solo entro un certo limite. È vietato invece introdursi nelle gallerie vere e proprie.

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