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Doues Castello di la Crete

Castello di la Crete un castello medievale nel cuore della natura

Nel cuore del pittoresco borgo di Doues, un gioiello nascosto della Valpelline, si erge il Castello di La Crête, un monumento storico valdostano che custodisce secoli di storia tra le sue antiche mura. Oggi trasformato in una suggestiva abitazione rurale e avvolto dal velo della privacy dovuto alla sua proprietà privata, il castello non è accessibile al pubblico. Tuttavia, la sua presenza continua a dominare il paesaggio locale, testimoniando la ricchezza culturale e storica della regione.

Il caratteristico profilo del castello è definito dalla sua torre cilindrica, unica vestigia della sua maestosa architettura originale. Questo elemento, ancora ben conservato, funge da memoriale vivente del ruolo che il castello ha svolto nel corso dei secoli, simbolo di un’epoca in cui la fortificazione era al centro della vita e della politica locale. Il Castello di La Crête è riconosciuto ufficialmente con il Diploma dei Castelli Italiani, sotto il codice DCI-AO043, un riconoscimento che ne sottolinea l’importanza storica e culturale.

Castello di la Crete La Storia

Le origini del Castello di La Crête si perdono nella nebbia dei tempi, con la sua data di edificazione che rimane avvolta nel mistero. I primi documenti che ne attestano l'esistenza risalgono al 1543, anno in cui Nicolas de La Crête, patriarca della famiglia, acquistò vasti territori, inclusi il feudo di Doues e la costa di Allein, sino ad allora parte integrante della castellania di Quart e del mandamento del castello d'Oyace. L'acquisto fu sigillato dal duca Charles-le-Bon con la somma di 1500 scudi d'oro d'Italia, segnando l'inizio dell'ascesa della famiglia de La Crête.

Nel 1551, il feudo e il castello di Doues furono oggetto di un'infeudazione da parte del duca al marchese Charles-François de Balbis, che tuttavia decise di non esercitare il suo diritto di riscatto sulle proprietà dei La Crête. Nicolas de La Crête passò quindi il testimone al figlio, Aimé Gaspard, assicurando la continuità della presenza e dell'influenza della famiglia nella regione.

I La Crête, consolidando il loro potere, divennero figure di spicco nella storia locale. Il barone Jean-François de La Crête, cugino di Aimé Gaspard e primo ministro sia sotto Emanuele Filiberto che Carlo Emanuele I, ampliò ulteriormente l'influenza della famiglia. La sua figlia Philiberte si unì in matrimonio al marchese Adalberto Pallavicini, legando così il destino del castello alla nobile famiglia dei Pallavicini.

Nel 1574, Jean-François ottenne dal De Balbis, nuovo signore di Quart, la rinuncia definitiva al diritto di riscatto sul castello, un atto che segnò una tappa importante nella storia del castello, consolidando la proprietà e il dominio dei La Crête su Doues e Allein. Alla morte di Jean-François, nel 1588, il castello passò nelle mani dei Pallavicini, proseguendo così la sua storia attraverso i secoli, un testimone silenzioso delle vicende che hanno plasmato questa terra.

Il Castello di La Crête, con la sua storia intricata e i suoi legami con importanti famiglie nobiliari, rimane un simbolo indimenticabile del patrimonio storico e culturale della Valle d'Aosta, un ricordo di epoche lontane che continuano a influenzare il presente.

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