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Aymavilles Il Castello di Aymavilles

un elegante maniero medievale

Simbolo dell’omonimo comune, il Castello di Aymavilles è una splendida residenza signorile immersa in un elegante giardino con piante decorative e rose bianche.

Oggi appare come una moderna ed elegante dimora, molto ben conservata e con facciate che rispecchiano un gusto tardo barocco. Questa considerazione non è del tutto sbagliata, ma dietro le pareti di questo castello si nascondono tracce di un antico passato.

 

Una fortezza difensiva: il Castello di Aymavilles nel Medioevo

A proposito di questo maniero abbiamo una primissima citazione che risale al 1207. Si parla di una fortezza difensiva medievale, appartenuta ai signori De Amavilla, i primi proprietari conosciuti del castello.

Nel Medioevo, la riscossione di pedaggi conferiva grande potere e reddito e la Valle d’Aosta rappresentava un passaggio necessario per raggiungere le località d’Oltralpe. In un periodo di caos, in cui non era complicato appropriarsi ingiustamente dei terreni intorno ai centri abitati ed elevarsi al rango di signori, comparirono i primi castelli e le prime caseforti.

Queste strutture elevate a scopo difensivo dominavano dall’alto il territorio valdostano e proteggevano le vaste aree della vallata da attacchi esterni. Oggi la Valle d’Aosta ospita oltre 130 castelli, che la rendono degna della sua denominazione più famosa: “la Valle dei Castelli”.

 

Il Castello di Aymavilles oggi: un castello-museo

Il Castello di Aymavilles è visitabile attraverso un tour guidato alla scoperta delle varie fasi costruttive del maniero che, come abbiamo detto precedentemente, ha subito una serie di significativi rimaneggiamenti nel corso dei secoli.

L’obiettivo del recupero filologico dell’edificio è quello di evocare la smodata passione per il collezionismo del conte Vittorio Cacherano Osasco della Rocca attraverso l’esposizione degli oggetti della raccolta dell’Académie Saint-Anselme nelle sale del castello.

La Société académique religieuse et scientifique de Saint-Anselme è stata fondata nel 1855 dal priore della Collegiata Jean-Antoine Gal con l’intento di valorizzare il patrimonio del territorio e le sue ricchezza artistiche ed archeologiche.

Il percorso museale si sviluppa su quattro livelli, tanti quanto i piani visitabili del castello: dalle sale del pianterreno, che ci raccontano le storie delle famiglie che hanno abitato il maniero, al sottotetto con i plastici che riproducono le fasi di trasformazione del castello.

Il Castello di Aymavilles La Storia

La potenza della famiglia Challant

Nel XII secolo nacque una famiglia nobiliare valdostana di grandissima importanza: la famiglia Challant. Gli Challant governarono per un lungo periodo su gran parte della Valle d’Aosta per conto dei reggenti, i Savoia.

Godettero di immenso potere soprattutto durante il Medioevo e il Rinascimento e fecero erigere tanti diversi castelli sul territorio della regione, soprattutto in corrispondenza della Dora Baltea: a Fénis, a Issogne, a Châtillon, a Verrès, Brusson e, ovviamente, arrivarono ad avere una forte influenza anche sul Castello di Aymavilles.

Questa nobile famiglia fu presente al castello per oltre cinque secoli, fino alla morte dell’ultima donna della stirpe, la signora Thérèse, madre di Vittorio Cacherano Osasco della Rocca. Con la morte di Thérèse de Challant la famiglia si estinse per sempre.

 

Le trasformazioni: il Castello di Aymavilles della famiglia Challant

A partire dal XIV secolo, il castello cominciò a subire le prime modifiche volute dalla potentissima famiglia nobiliare degli Challant che, intorno alla metà del 1400, accorpò al donjon centrale 4 torri angolari e una probabile doppia cinta muraria a protezione del maniero.

Joseph-Félix de Challant è il protagonista indiscusso della fase di ristrutturazione settecentesca del castello, la cui struttura interna venne ampliata per ottenere ambienti più spaziosi e quella esterna venne ingentilita dalla realizzazione di ampi loggiati, grandi balconate e preziose decorazioni in stucco bianco.

Il XIX secolo è il periodo dell’ascesa di Vittorio Cacherano della Rocca Challant, ultimissimo discendente della casata Challant. Vittorio trasformò radicalmente l’ambiente interno del castello che divenne una vera e propria casa-museo, destinata alla conservazione della sua ampia collezione di quadri, messa in mostra nel grande salone di rappresentanza al primo piano.

 

I Bombrini: dal mare della Liguria alle Alpi della Valle d’Aosta

Alla fine del 1800, il castello passò poi nelle mani dei suoi ultimi proprietari: la ricca famiglia genovese dei Bombrini.

Una sala nel castello è interamente dedicata a questa famiglia e tutti i mobili esposti sono originali e dipinti da Emma Bombrini, la secondogenita di Raffaele Bombrini, marito di Carina Gamba e acquirente del castello.

Nel 1895 Raffaele possedeva ufficialmente il castello di Aymavilles che utilizzava come residenza estiva per lui e i suoi sei figli.

Nelle foto appese alle pareti, provenienti dall’archivio privato di famiglia, sono raffigurati i Bombrini intenti in diverse scene di vita quotidiana. Una di queste risale al 1899 e ritrae Emma mentre dipinge un prezioso paracamino in legno sagomato, decorato con rose bianche e ancora visibile oggi nel salotto Bombrini.

Questa famiglia di genovesi rimase al castello per diverso tempo prima di cedere il maniero alla Regione autonoma Valle d’Aosta nel 1970. Da allora, il Castello di Aymavilles è entrato a far parte dei beni appartenenti alla regione.

 

 

Aymavilles – Turlin

Frazione Turlin, Aymavilles, AO, Italia

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Turlin-Pila

Frazione Turlin, Aymavilles, AO, Italia

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Ozein-Turlin

Frazione Turlin, Aymavilles, AO, Italia

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Ozein-pointe de la pierre

Punta de la Pierre, Gressan, AO, Italia

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Il Castello di Aymavilles

Castello di Aymavilles, Urbains, Aymavilles, AO, Italia

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Pont D’Ael

Pont d'Ael, Pondel, AO, Italia

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Valsavarenche

Valsavarenche, AO, Italia

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